La sezione di audiologia  ha incentrato la sua attività sulla prevenzione, diagnosi e cura delle sordità, e dei disturbi dell’equilibrio  e della comunicazione verbale in età evolutiva ed adulta.

In questi ambiti l’attività di ricerca si svolge sia come ricerca di base che clinica grazie all’intensa attività svolta come Unità Operativa Complessa di Audiologia e Vestibologia.

Questa Sezione del Dipartimento ha anche una grande attività didattica oltre che nella Scuola di Medicina e Chirurgia e nell’ambito delle numerose Scuole di Specializzazione e Corsi di laurea per le Professioni Sanitarie, alla Sezione di Audiologia afferiscono:

La Scuola di Specializzazione di Audiologia e Foniatria

Il Corso di Laurea in Tecniche Audiometriche

Il Corso di Laurea In Tecniche Audioprotesiche.

La particolare mission di diagnosi precoce della sordità in età infantile è stata riconosciuta alla nostra Sezione anche attraverso il conferimento di Centro di Riferimento Regionale per la Diagnosi Precoce delle Sordità Infantili, per il particolare interesse scientifico e clinico nel programma di screening audiologico neonatale universale (UNHS) in qualità di Centro di III livello e  per la diagnosi e la riabilitazione della sordità infantile in tutti i suoi aspetti compreso il percorso riabilitativo protesico ed implantologico.

La vocazione all’innovazione e la ricerca in ambito di nuovi approcci riabilitativi sia in campo uditivo che delle metodiche di diagnosi e cura delle patologie vestibolari è riconosciuto e sviluppato nell’ambito del Centro di Riferimento Regionale per lo sviluppo di metodologie innovative, studio e trattamento delle patologie uditive e vestibolari.


La sezione di Audiologia è dotata di tutte le infrastrutture per la diagnosi ed il trattamento delle patologie uditive e vestibolari e dei disturbi della comunicazione nei diversi ambulatori che utilizzano strumentazioni all’avanguardia in campo audiologico, otoneurologico e vestibolare tra cio la strumentazione per potenziali evocati uditivi, otoemissioni acustiche evocate, valutazione strumentale vestibolare con l’acquisizione più recente di strumentazione per Head Impulse Test e  cVEMPS, oVEMPS). L’attività assistenziale si arricchisce della possibilità di seguire il percorso terapeutico e riabilitativo del paziente portatore di apparecchi acustici e di Impianti Cocleari presso il Centro Impianti Cocleari per le attività di mappaggio e follow up.

 

Screening audiologico neonatale in regione Campania e il Ruolo di III Livello della Sezione di Audiologia

Lo screening universale dell’udito neonatale (UNHS) nel primo mese di vita è fondamentale per facilitare l’identificazione precoce di una ipoacusia congenita o acquisita per cause correlate al parto, per esempio, in caso di sofferenza neonatale o prematurità.  In Campania, UNHS è stato introdotto nel 2003 con Delibera di Giunta Regionale e avviato nel gennaio 2007. La regione Campania è stata antesignana ed ha fornito studi pilota  per l’introduzione a livello nazionale dello screening audiologico. L’incidenza di ipoacusia permanente nei neonati è generalmente considerata pari a circa 0,5-1,5/1000, ma può aumentare fino a 3,5-6/1000 per i bambini in età scolare. In assenza di screening neonatale, le conseguenze di questa condizione possono includere ritardi significativi sia nello sviluppo globale  del linguaggio fino alla mancanza di acquisizione di linguaggio verbale in caso di ipoacusia profonda non trattata che nel rendimento scolastico.  L’obiettivo assistenziale e di ricerca è la gestione tempestiva di questi disturbi al fine di ridurre al minimo gli effetti della deprivazione dell’udito stimolando lo sviluppo uditivo durante il periodo di picco per la crescita delle strutture neurali del bambino. Pertanto, il Joint Committee on Infant Hearing (JCIH) raccomanda che tutti i neonati vengano sottoposti a test di screening dell’udito entro il primo mese di vita e che la diagnosi venga effettuata entro i 3 mesi di età, in modo che il trattamento e gli interventi possano iniziare entro i 6 mesi di vita. Infatti, solo i bambini con diagnosi precoce possono trarre beneficio dall’applicazione tempestiva di apparecchi acustici o impianti cocleari. Le conseguenze dannose della deprivazione dell’udito possono essere evitate nei bambini trattati precocemente che possono raggiungere normali livelli di sviluppo, sia in termini di progresso scolastico e socioeconomico, sia in termini di integrità emotiva e psicologica.  Nel 2017 il Ministero della Salute ha introdotto UNHS tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Pertanto, l’UNHS è stato dichiarato obbligatorio a livello nazionale. Tuttavia, la sua attuazione è affidata alle ASL su tutto il territorio nazionale ed è in corso di definizione legislativa in alcune regioni ed adottata in alcune unità materne in assenza di una rete territoriale integrata. In Campania, la terza regione d’Italia e la più grande del Sud Italia per numero di nascite, l’UNHS come detto rappresenta una realtà unica nel panorama italiano ed internazionale grazie al sostegno scientifico prima che assistenziale che questa Sezione ha svolto nella costruzione dello screening a 3 livelli: Il primo livello (Livello I) è costituito da 56 centri nascita in cui avvengono circa 55.000 parti ogni anno e da 18 unità di Terapia Intensiva Neonatale (TIN). Il secondo livello (Livello II) è composto da 15 strutture aziendali preposte alla conferma della diagnosi (dipartimenti di Audiologia e Foniatria, Otorinolaringoiatria ubicati in tutta la Regione ). Il terzo livello (Livello III) è il Centro di Riferimento Regionale (RRC), presidiato dall’Unità di Audiologia e Vestibologia che responsabile del trattamento finale e della riabilitazione dei bambini affetti da ipoacusia di ogni entità fino allee gravi profonde che necessita di riabilitazione con Impianto cocleare.  In questo ambito la Sezione di Audiologia svolte un’importante attività di raccolta epidemiologica dei dati e di sviluppo di approcci innovativi con una intensa produzione scientifica sia con pubblicazione di articoli su riviste internazionali che la partecipazione a congressi nazionali ed internazionali. Abbiamo recentemente pubblicato i dati di uno studio retrospettivo longitudinale condotto su 350.178 bambini nati nel periodo di analisi 2013-2019. L’articolo pubblicato sulla rivista European Archives of Otolaryngology  riporta i i dati su 318.878 neonati sono stati arruolati al I livello, con un tasso di copertura del 91,06%, di cui 301.818 (86,18%)  nati presso Reparti Nido e 17.060 (5,35%) bambini dell’unità di terapia intensiva neonatale (NICU) e quindi con maggior rischi per il danno uditivo. Una ipoacusia permanente è stata identificata in 413 bambini, 288 (69,73%) bilateralmente e 125 (30,26%) unilateralmente. Il tasso di incidenza cumulativo complessivo di ipoacusia è stato di 1,29 per 1000 natii (95% CI 1,17-1,42) con una tendenza piuttosto costante durante l’intero periodo di studio. Stiamo analizzando i dati epidemiologici degli ultimi 3 anni, l’attività si è mantenuta costante anche durante il periodo di Pandemia COVID 19, nonostante le grandi difficoltà e studiando anche il possibile impatto dell’infezione nel periodo neonatale e nei bambini da madri affette  come anche recentemente pubblicato in un lavoro scientifico (Rivista Children 2022).


 

CENTRO IMPIANTI COCLEARI PRESSO LA SEZIONE DI AUDIOLOGIA

 L’impianto cocleare o orecchio bionico è un dispositivo elettronico in grado di sostituire attraverso un elettrodo, bypassandolo, il ruolo della coclea nella trasduzione del segnale che si trasmette lungo la via uditiva fino al cervello. Nei casi in cui le cellule sensoriali non sono funzionati determinando un’ipoacusia neurosensoriale di entità grave, profonda, l’impianto cocleare come un vero organo sostituito stimola direttamente le fibre nervose del nervo uditivo che deve essere integro attraverso segnali elettrici inviati da un elettrodo o array.

L’impianto cocleare è costituito da una parte retroauricolare (1) che contiene i microfoni, la batteria e soprattutto il processore esterno che raccoglie gli stimoli sonori e li converte in segnali digitali che vengono trasmessi alla parte interna ed impiantata del sistema attraverso un’antenna (2). Il segnale nella parte interna (3) detto ricevitore-stimolatore, viene trasformato in impulsi elettrici inviati agli elettrodi intracocleari (4) che sono posti in un array posta elettrodi che stimolano le diverse fibre del nervo cocleare che a seconda invia gli stimoli alle vie uditive troncoencefaliche ed al cervello. 

Il centro di Impianti Cocleari è una eccellenza delle attività del Dipartimento e dell’Università Federico II, fornisce servizi coordinati di riabilitazione uditiva nel bambino e nell’adulto nell’ambito delle attività cliniche dei due Centri di riferimento che sono attivi presso la Sezione di Audiologia. Presso il Centro vengono presi in carico bambini ed adulti dalla fase di diagnosi fino al controllo e mappaggio degli impianti cocleari grazie alla struttura di III livello dello screening audiologico vengono trattati i bambini sin dai primi mesi di vita cosi come quelli seguiti in sorveglianza come categorie a rischio o che sviluppano ipoacusia tardiva o progressiva. Inoltre, al centro afferiscono pazienti adulti ed in età avanzata. Il Centro di impianto cocleare è composto da un team di audiologi altamente qualificati con esperienza nei servizi di valutazione e riabilitazione per le persone che sono candidate all’impianto cocleare e coloro che ricevono un impianto cocleare. L’impianto cocleare è una tecnologia di grande successo che consente ai bambini sordi di sentire e parlare e consente agli adulti sordi di migliorare la propria qualità della vita. L’intero team medico guida i pazienti attraverso tutte le fasi della riabilitazione con un’esperienza più che ventennale che viene messa al servizio di tutti i pazienti. Il team del centro offre opportunità di supporto psicologico ai pazienti ed alle famiglie con il contributo dell’associazione delle famiglie F.A.T.A. (Famiglie Associate per la Tutela dell’Ascolto)   che supporta non solo i bisogni dei pazienti e dei loro familiari ma anche progetti di ricerca per migliorare i percorsi di cura dei pazienti portatori di ipoacusia sia trattati con protesi acustiche che con impianto cocleare ed organizza in collaborazione con il Centro eventi per la diffusione delle conoscenze in questo ambito come attività cosiddette di terza missione

 

ATTIVITA’ DI TERZA MISSIONE

La sezione di Audiologia organizza eventi per la diffusione delle conoscenze di prevenzione dell’udito tra i giovani e lavoratori esposti, svolge campagne di sensibilizzazione per il rischio di danni da rumore non solo di tipo lavorativo ma anche di tipo ricreativo, specie nei giovani. In collaborazione con l’associazione F.A.T.A. svolge campagne di raccolta fondi per le attività scientifiche e di supporto dei pazienti più disagiati come concerti di beneficienza ultimo dei quali svolto nella splendida cornice della Chiesa di San Marcellino e Festo con la partecipazione di musicisti professionisti e l’esibizione di giovani pazienti ( 27 giugno 2022).