L’Ateneo Federiciano ha avviato da anni un processo di integrazione della prospettiva di genere finalizzato a promuovere nell’Università l’uguaglianza di genere, sia formale che sostanziale, nelle pratiche e nelle scelte politiche dell’Ateneo.
Il Dipartimento di Neuroscienze, Scienze Riproduttive ed Odontostomatologiche si impegna nei fatti a sostenere la politica dell’Ateneo federiciano sulla parità di genere con la scelta di una figura di riferimento che si faccia portavoce delle istanze in tale ambito.
Sulla base delle analisi della commissione di Bilancio di genere (BdG), intesa come strumento fondamentale di promozione dell’uguaglianza di genere, è stato redatto un piano di Uguaglianza di genere per gli anni 2022-2024 finalizzato alla rimozione degli ostacoli che impediscono la piena realizzazione personale e professionale di uomini e donne in Ateneo.
A tal proposito va immediatamente sottolineata la distanza tra quanto percepito da ciascuno di noi e quanto statisticamente misurato e riportato dall’ultimo rapporto BdG.
Già dall’analisi della composizione di genere della componente studentesca si manifesta una segregazione orizzontale, che si misura con una maggiore concentrazione maschile in percorsi scientifico-tecnologici (STEM) e una maggiore presenza femminile nei percorsi di cura della persona ed umanistici, spesso caratterizzati da inferiori prospettive occupazionali, di carriera e di reddito.
Senza dubbio, però, il problema più evidente è la differenza del percorso accademico per genere a partire dal ruolo di RTDA sino a quello di docente di I fascia: i diagrammi a forbice dell’Ateneo federiciano evidenziano fortemente gli ostacoli che persistono nel reclutamento ma, soprattutto nella progressione di carriera delle donne nel nostro Ateneo, soprattutto nelle aree STEM. Tali diagrammi evidenziano perfettamente la scarsa presenza femminile nei ruoli di prima fascia, che, pur essendo più massiccio nelle aree STEM, è comunque un fenomeno trasversale a tutte le discipline.
E’ stato peraltro evidenziato quanto sia ancora in parte difficile per le donne ricevere finanziamenti finalizzati a sostenere adeguatamente la propria attività scientifica, condizionandone conseguentemente le prospettive di carriera.
Alla luce di tutto questo, per l’Ateneo federiciano è risultata evidente l’urgenza di scendere in campo con un programma finalizzato a stabilire l’equilibrio di genere nei seguenti ambiti: tra vita e lavoro e cultura organizzativa; nelle posizioni di vertice e negli organi decisionali; nel reclutamento e nelle progressioni di carriera; nella ricerca e nei programmi degli insegnamenti; nella violenza di genere, comprese le molestie sessuali.